Nel corso dei test effettuati sul circuito di Sepang, la squadra di Noale ha provato una carenatura ad effetto suolo derivata dalla Formula 1. L’obiettivo è di migliorare il grip e la velocità di percorrenza: scopriamo come
Si sono conclusi da poco i test ufficiali della MotoGP sul circuito di Sepang, dove i piloti e i collaudatori hanno avuto modo di provare le versioni quasi definitive dei prototipi con cui correranno il Mondiale 2023. Ormai da qualche anno l’aerodinamica ha assunto un ruolo chiave nello sviluppo, tanto da diventare una priorità al pari di motore e ciclistica. Aprilia e Ducati sono senza ombra di dubbio i costruttori che più stanno investendo sullo sviluppo di carene di nuova generazione, una scelta molto azzardata ma che può dare risultati molto concreti (come è stato dimostrato dalle alette sul cupolino che oggi sono un “must” per la categoria). Tra le tante novità viste nel corso delle giornate di test in Malesia, la più curiosa è stata portata dal reparto corse di Noale: una carenatura ad “effetto suolo” in puro stile Formula 1. Realtà o fantascienza? Ecco come dovrebbe funzionare sulle due ruote questa tecnologia che, nel mondo delle monoposto, ha debuttato quasi mezzo secolo fa.
A SCUOLA CON APRILIA
Prima di analizzare la carenatura della RS-GP occorre fare un riassunto sul principio fisico che sta alla base di questa soluzione: l’effetto Venturi. Immaginiamo di avere in mano un classico tubo dell’acqua, quello da giardino per innaffiare le piante. Tanta acqua esce dal tubo, quanta ne entra dal rubinetto: quindi la portata di acqua è sempre costante e, se il tubo ha sezione costante, mantiene esattamente la stessa velocità per tutto il percorso. Se chiudiamo parte dell’uscita con un dito, vediamo che l’acqua esce più velocemente. Questo perché la portata, descritta come quantità di un fluido che attraversa nell’unità di tempo una sezione di area, deve essere costante in ogni punto del tubo, come citato poco fa. Quindi, se si diminuisce l’area di uscita, per mantenere la stessa quantità di acqua che passa, l’acqua deve uscire più velocemente. Senza andare troppo a complicare il discorso, aggiungiamo che, per il principio di Bernoulli, dove c’è un aumento di velocità corrisponde una diminuzione di pressione, ultimo concetto che bisogna tenere ben presente per comprendere al meglio l’effetto della carena dell’Aprilia MotoGP.