L’enduro bicilindrica Tuareg 660 è al centro del progetto con cui la casa di Noale ripropone il suo impegno, dal 2024, all’avventura e alla sfida nel deserto. In sella Jacopo Cerutti, affiancato da Francesco Montanari. L’ a.d. Massimo Rivola: “È un piano che segna l’ulteriore crescita del nostro reparto corse”
Un ritorno al passato per rilanciarsi nel futuro. L’Aprilia prepara il rientro nei grandi rally raid nel 2024 per ripetere l’esperienza di successo della casa di Noale con le ultime partecipazioni alla Dakar, nel triennio 2010-2012. Con il progetto, gestito da Aprilia Racing, il reparto corse di Noale torna alle discipline offroad che furono per Aprilia l’esordio nelle competizioni nazionali e mondiali: lo fa con la nuova Aprilia Tuareg 660, che avrà in sella Jacopo Cerutti, classe 1989, pluricampione italiano Motorally e vincitore di quattro titoli italiani, un europeo Enduro e con sei partecipazioni alla Dakar, affiancato da Francesco Montanari, pilota di enduro a livello nazionale e autore di buone prestazioni lo scorso anno all’esordio nel Tricolore Motorally.
MASSIMO RIVOLA
Questo il commento di Massimo Rivola, a.d. di Aprilia Racing: “Con il progetto ‘Back to Africa’ Aprilia Racing torna al mondo off road: vogliamo continuare a crescere nel motomondiale e nelle gare in pista, scovare nuovi talenti nel nostro Campionato SP 250 e nel Trofeo RS 660 e accanto a queste attività apriamo un progetto tutto nuovo con la straordinaria Aprilia Tuareg. È un ulteriore segno di sviluppo per un reparto corse molto cresciuto negli ultimi anni, arrivando a risultati mai raggiunti prima da Aprilia”.
ROMANO ALBESIANO
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Così Romano Albesiano, direttore tecnico di Aprilia Racing: “Raccogliamo il testimone di una storia di grande successo, visto che l’Aprilia è l’ultima marca italiana ad aver vinto una tappa alla Dakar e risale al 2010 l’ultimo podio nella classifica generale. Siamo ai primi passi di un progetto nuovo e la stagione 2023 servirà ad avviare il percorso che dovrà riportarci alle grandi gare nel deserto: la moto che nascerà si fonderà sui valori che da sempre rappresentano Aprilia nelle gare, ovvero l’innovazione al servizio della performance”.
JACOPO CERUTTI
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Entusiasta il pilota Jacopo Cerutti: “Sono felice di far parte di questo progetto, legarsi a un marchio italiano al 100% e con una storia sportiva così importante è un grande orgoglio. Sarà una nuova sfida per me, salirò su una bicilindrica che ha un grande potenziale e avrò un ruolo centrale sul fronte dello sviluppo: sono stimoli eccezionali e non vedo l’ora di cominciare”.
TRICOLORE MOTORALLY
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La versione da competizione della nuova Aprilia Tuareg 660 sarà sviluppata da Aprilia Racing con la collaborazione tecnica di GCorse dei fratelli Gianfranco e Vittoriano Guareschi. L’impegno nel Tricolore Motorally continuerà anche nel 2023, con due Tuareg 660 affidate a Cerutti e a Montanari. In parallelo al progetto Tuareg Aprilia Racing, il 2023 vedrà Aprilia presente sui campi di gara dell’Italiano Motorally con una propria struttura, per fornire supporto a tutti coloro che parteciperanno in sella a Tuareg 660 nella nuova classe “entry level” GPX, creata appositamente per rendere più accessibile la competizione.
L’APRILIA E L’OFF-ROAD
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Le competizioni off road sono state il terreno di esordio di Aprilia nelle competizioni. Niente di strano per un brand che, fin dai primi modelli anni ’70 come lo Scarabeo, aveva rivelato la sua anima votata al fuoristrada. Nel 1974 la prima moto da gara di Noale è una cross 125 e tre anni dopo, nel 1977, arrivano i primi titoli italiani nelle classi 125 e 250. Nel 1978 ecco i primi podi e la ribalta del Campionato del Mondo Cross. Nel 1985 inizia per Aprilia Racing l’avventura nella velocità con il Motomondiale, ma il primo titolo iridato arriva dal trial nel 1992. Dal mondo del fuoristrada arriveranno altri sette titoli mondiali, dal 2004 al 2011 le bicilindriche SXV 450 e 550 sono protagoniste del Campionato Supermoto, conquistando tre titoli Piloti e quattro Costruttori. Dopo una prima epica apparizione alla Paris-Dakar con la Tuareg nel 1989, Aprilia torna alla grande gara nel deserto nel 2010 con la rivoluzionaria bicilindrica RXV Rally 450 che partecipa a tre edizioni consecutive della Dakar, fino al 2012, conquistando tre vittorie di tappa e il terzo posto assoluto nel 2010. Ancora oggi Aprilia è l’ultima casa italiana ad aver vinto una tappa alla Dakar, nel 2012.