Dal 1994 i tempi sono raddoppiati, diventando 4. Ma a 25 anni dalla presentazione della mitica RS 250 la casa di Noale crede ancora in quella formula magica fatta di leggerezza e potenza “giusta”
A separarle c’è un quarto di secolo, eppure il colore rosso del filo che le lega è tutt’altro che sbiadito dallo scorrere del tempo. Quando nel 2018 Aprilia ha svelato ad Eicma il prototipo della RS 660, la maggior parte degli appassionati non l’ha presa come la presentazione di una moto nuova. Per molti “smanettoni” si trattava di un ritorno: quello della mitica RS 250, la duemmezzo a due tempi che ha fatto sognare migliaia di motociclisti a cavallo tra gli Anni Novanta e Duemila. Certo, le differenze tra le due moto sono molte, com’è logico aspettarsi: in 25 anni ne é passato di asfalto sotto le ruote, le norme anti-inquinamento si sono fatte molto più stringenti e i propulsori a miscela sono praticamente scomparsi dai listini, almeno per quanto riguarda le stradali (nel fuoristrada vanno ancora parecchio). Ma il concetto di fondo, il fuoco che brucia dentro a queste due splendide creature dell’industria tricolore è praticamente lo stesso. Ecco perché ha senso dire “RS 250 contro RS 660, una sfida tra generazioni”: le abbiamo messe a confronto, per scoprire analogie e differenze delle due piccole pesti di casa Aprilia.
Fonte: https://www.gazzetta.it/motori/la-mia-moto/17-09-2020/aprilia-rs-660-vs-rs-250-moto-confronto-differenze-similitudini-3802041764077.shtml